Stagione 24-25

I Barocchisti e il Coro della radiotelevisione svizzera partecipano all’edizione 2025 del Bachfest di Lipsia, il più grande incontro internazionale sul Kantor Johann Sebastian Bach, quest’anno dedicato al tema della “Trasformazione”. Due gli appuntamenti in programma: il 19 giugno alle ore 17:00 presso la Evangelisch Reformierte Kirche il Concerto Originale versus Parodia con lo "Stabat mater" di G. B. Pergolesi messo a confronto con la Cantata "BWV 1083 Tilge, Höchster, meine Sünden" di J. S. Bach, che vedrà tra gli interpreti Michela Antenucci (soprano), Lucia Cirillo (mezzosoprano), Lydia Teuscher (soprano) e Margot Oitzinger (alto). Venerdì 20 giugno alle ore 20:00 presso la Nikolaikirche ci sono in programma le cantate che Bach compose per la Dominica Estomihi o Quinquagesima, cioè il cinquantesimo giorno prima di Pasqua: "Jesus nahm zu sich die Zwölfe" (BWV 22), "Du wahrer Gott und Davids Sohn" (BWV 23) del 1723, "Herr Jesu Christ, wahr'r Mensch und Gott" (BWV 127) del 1725 e "Sehet, wir gehn hinauf gen Jerusalem" (BWV 159) del 1729, interpretate da Lydia Teuscher (soprano), Margot Oitzinger (alto), Bernhard Berchtold (tenore) e Henryk Böhm (basso).

Abbiamo il piacere di presentare un eccezionale appuntamento legato alla partecipazione di Barocchisti e Coro della Radiotelevisione Svizzera, diretti da Diego Fasolis al prestigioso Festival Bach di Lipsia, il più grandioso incontro internazionale sul Kantor Johann Sebastian Bach, quest’anno dedicato alla “Trasformazione”. Diretti da Diego Fasolis, il Coro della Radiotelevisione svizzera, I Barocchisti e i solisti Betty Makharinsky (soprano), Margot Oitzinger (alto), Bernhard Berchtold (tenore) ed Henryk Böhm (basso) presenteranno quattro cantate bachiane per la Dominica Estomihi (Cantate BWV 22, 23, 127, 159 ) come anteprima ticinese dei concerti che eseguiranno al prestigioso “Bachfest” di Lipsia (19 e 20 giugno 2025). Profondamente colpiti dalla catastrofe di Blatten, il concerto sosterrà la raccolta fondi attivata a favore della popolazione della valle.

Nella splendida cornice della Chiesa di Santa Maria in Calanca, il Coro RSI (nella formazione dei Madrigalisti della RSI) e I Barocchisti diretti da Diego Fasolis, eseguiranno una selezione di madrigali profani di Claudio Monteverdi (1567-1643) che, attraverso la pratica del contrafactum, sono stati adattati con testi sacri, mantenendo intatta la potenza espressiva della musica originale. Questa antica tecnica di riscrittura testuale - assai diffusa nel Rinascimento e nel primo Barocco - permette di riscoprire capolavori noti sotto una nuova luce spirituale, offrendo un'esperienza d'ascolto intensa e sorprendente. Entrata libera con donazione responsabile.

Appuntamento attesissimo venerdì 18 aprile 2025 nella Chiesa Collegiata di Bellinzona, per il tradizionale Concerto spirituale del Venerdì Santo. L’Orchestra della Svizzera italiana e il Coro della Radiotelevisione svizzera diretti da Alessandro Bonato proporranno il raffinato Requiem per soli, coro e orchestra di Domenico Cimarosa, uno dei capolavori della musica sacra, con la partecipazione dei solisti Laura Lolita Perešivana (soprano), Dilan Şaka (mezzosoprano), Aldo Sartori (tenore) e Chao Liu (baritono), solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala. Il Maestro del coro è Donato Sivo.

Opere di J.S. Bach, F. Couperin, G. Frescobaldi, D. Scarlatti, G. F. Händel. Concerto in dialogo con il musicologo Giuseppe Clericetti.
Protagonista della serata il celebre clavicembalista Francesco Cera che eseguirà un articolato programma con musiche di Johann Sebastian Bach, François Couperin, Girolamo Frescobaldi, Domenico Scarlatti e Georg Friedrich Händel. Immaginando di entrare nella stanza in cui Bach componeva, scopriamo gli autori che egli aveva studiato e ammirato, con le loro diverse idee musicali, alla ricerca vorace degli stili più perfetti. Il concerto è accompagnato da un dialogo introduttivo tra Francesco Cera e il musicologo Giuseppe Clericetti.

Il concerto, che segue quello dedicato al Sesto libro de’ Madrigali in cui Monteverdi pone un sigillo definitivo al madrigale polifonico a cappella, percorre l’evoluzione della “seconda pratica” ovvero di un nuovo modo tra il ‘600 e il ‘700 di commuovere ed educare attraverso la musica degli “affetti” con arie solistiche con orchestra e basso continuo. Questo concerto denominato “degli affetti” non lo è solo musicalmente, ma anche personalmente per Diego Fasolis e I Barocchisti, in quanto si toccheranno opere che in tanti anni di lavoro hanno commosso artisti e pubblico nei luoghi sacri e nei teatri e richiamano ricordi profondi, dolci e dolorosi al contempo. Dalla Toccata dell’Orfeo fino al famoso duetto dell’Incoronazione di Poppea, passando per tanti capolavori di altri tre grandi autori quali Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich Händel e Antonio Vivaldi. Con la direzione di Diego Fasolis, sul palcoscenico si esibiranno I Barocchisti, i soprani Michela Antenucci e Betty Makharinsky, il controtenore Jonathan Darbourne e il baritono Enrico Di Geronimo.

Con la direzione di Diego Fasolis, questo primo concerto del 2025 vede la partecipazione dei Madrigalisti della Radiotelevisione svizzera (formazione specialistica del Coro della Radiotelevisione svizzera) e I Barocchisti, in un programma che spazia tra i madrigali a cinque voci del "Sesto Libro de' Madrigali" di Claudio Monteverdi (1567-1643) e una selezione dagli "Affetti musicali" di Biagio Marini (1594-1663).

Secondo concerto di beneficenza a favore dei cittadini che hanno vissuto da vicino la tragedia dell’alluvione, replica del primo appuntamento di venerdì 29 novembre a Roveredo.
Fortemente voluti dall'Associazione I Barocchisti come abbraccio simbolico alle valli alluvionate, i concerti vedranno la partecipazione dei cori maschili locali, il Coro delle Rocce di Cevio e il Coro la Vos di Nos Sit di Mesocco, con un repertorio dedicato alla tradizione di montagna.
A ingresso libero, i concerti promuoveranno una raccolta fondi il cui ricavato sarà interamente devoluto ai fondi di ricostruzione del territorio.
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Tornano sul palco del LAC I Barocchisti e il Coro della RSI diretti da Diego Fasolis con un programma tutto dedicato a Bach. Assieme a loro, il basso Klaus Mertens, tra i più importanti interpreti del Kantor.
La serata prevede l’esecuzione dell’Ouverture dalla Suite per orchestra n. 1 in do maggiore e del Concerto per oboe, violino, archi e basso continuo in do minore. Protagoniste del programma saranno le tre Cantate BWV 56, 82 e 158, parte di un progetto dedicato alle Cantate di Bach, intrapreso da I Barocchisti e dal Coro RSI con l’obiettivo di realizzarne un’esecuzione integrale nella Svizzera italiana.

Due concerti di beneficenza di grande potenza emotiva a favore dei cittadini che hanno vissuto da vicino la tragedia dell’alluvione: il primo a Roveredo con replica domenica 1° dicembre alle ore 16:00 a Cavergno, in Vallemaggia.
Fortemente voluti dall'Associazione I Barocchisti come abbraccio simbolico alle valli alluvionate, i concerti vedranno la partecipazione dei cori maschili locali, il Coro delle Rocce di Cevio e il Coro la Vos di Nos Sit di Mesocco, con un repertorio dedicato alla tradizione di montagna. A ingresso libero, i concerti promuoveranno una raccolta fondi il cui ricavato sarà interamente devoluto ai fondi di ricostruzione del territorio.

L’ Amore, la Ragione, l’ Illusione, l’ Intelletto

Il primissimo Seicento rappresenta una stagione altissima per la musica vocale. L’arte del madrigale polifonico raggiunge il suo limite espressivo, mentre la “seconda pratica” rivoluziona il panorama musicale, mettendo il cantante solista al centro della scena. Dalle sonorità rarefatte del canto a più parti si passa all’espressione teatrale degli “affetti”, carica di emozioni. Il programma esplora entrambi gli aspetti, sorprendendo e affascinando l’ascoltatore con un gioco di luce e ombra, contrasti dinamici e sapienza compositiva.

Replica a Lugano del concerto di apertura della stagione degli 80 anni del Teatro dal Verme che si unisce ad altre due importanti ricorrenze: il centenario dalla morte del compositore e i 140 anni dalla prima esecuzione dell’opera proprio nel teatro milanese. Occasione unica di ascoltare in forma di concerto l’opera che fece conoscere Puccini nel mondo e che, pur con rare esecuzioni in questa prima stesura, è ritenuta uno dei suoi maggiori capolavori. Precede “Le Willis”, la Prière di César Franck, in un’orchestrazione del ticinese Fabio Arnaboldi dedicata alla memoria di Adriana Fasolis, quale omaggio al passato organistico di Puccini e il suo gusto sinfonico francese che risuona nelle opere giovanili.

Concerto di apertura della stagione degli 80 anni del Teatro dal Verme che si unisce ad altre due importanti ricorrenze: il centenario dalla morte del compositore e i 140 anni dalla prima esecuzione dell’opera proprio nel teatro milanese.
Occasione unica di ascoltare in forma di concerto l’opera che fece conoscere Puccini nel mondo e che, pur con rare esecuzioni in questa prima stesura, è ritenuta uno dei suoi maggiori capolavori. Precede “Le Willis”, la Prière di César Franck, in un’orchestrazione del ticinese Fabio Arnaboldi dedicata alla memoria di Adriana Fasolis, quale omaggio al passato organistico di Puccini e il suo gusto sinfonico francese che risuona nelle opere giovanili.

Il concerto si inserisce all’interno della Stagione dei Concerti dei Serviti e il programma vedrà la prima esecuzione assoluta dello Stabat mater commissionato dal Dicastero Cultura, eventi e sport della Città di Mendrisio e dalla Fondazione Processioni Storiche al compositore ticinese Ivo Antognini, Premio Svizzero per la Musica 2024 e musicista rinomato in opere corali.
La nuova composizione intende essere un tributo della contemporaneità alla tradizione musicale delle Processioni Storiche di Mendrisio, le quali per la prima volta potranno disporre di un inno scritto appositamente. Completa il programma un omaggio a Claudio Monteverdi, con l’esecuzione delle Litanie della Beata Vergine.